Verso Parma 2020
Perché ci siamo candidati
La cultura è benessere per la comunità, veicolo di sviluppo sociale ed economico, luogo di libertà e democrazia, spazio e tempo di inclusione e di crescita individuale e comunitaria. Se ci si sofferma a riflettere su come l’azione culturale possa realmente promuovere e favorire l’affermazione di questi valori, ci si rende facilmente conto di quanto urgente e redditizio sia l’investimento in cultura.
Non un contributo che si limiti a garantire la realizzazione di attività più o meno riuscite, più o meno apprezzate, ma un vero e proprio investimento che presupponga linee progettuali solide, pratiche di monitoraggio reali e un ritorno concreto che lasci una traccia, lasci strutture, metodologie e sistemi culturali vivi e capaci di generare, comunicare, sostenersi.
La decisione di candidare Parma a Capitale della Cultura Italiana 2020 poggia su questa idea di fondo, si costruisce attorno ad un polo di riflessione unitario sui diversi “tempi” della città e scommette sulla carta dell’inclusione e della sostenibilità.
La fase di candidaturaParma ha iniziato il percorso verso la candidatura nell’estate 2017. Tanti passi erano già stati fatti in virtù di una visione di città smart ed internazionale, coordinando e promuovendo un comparto culturale articolato e multiforme, di tradizione e innovatore, con un dialogo pubblico-privato sempre più stretto.
Il cammino verso la candidatura è iniziato dall’ascolto attento dei testimonials di imprese, operatori culturali, università e associazioni, da cui è scaturita una mappatura di realtà di grande rilevanza in tutti i settori creativi: dalla manifattura al cinema, dal teatro alla musica, dalla gastronomia alle arti plastiche.
Il programma di Parma 2020 "La cultura batte il tempo", scaturito dal processo di ascolto, è costituito da un progetto pilota, strutturato su quattro pilastri, e da quelle che sono state chiamate officine contemporanee – dieci cantieri-laboratorio, sette esposizioni, sette rassegne e cinque produzioni – che coinvolgono città e territorio, fino al Distretto turistico Emilia. Una progettualità che raccoglie e valorizza i risultati infrastrutturali e di visione strategica che hanno caratterizzato gli ultimi anni e che trovano, nei cinque a venire, la promessa di una realizzazione condivisa con i cittadini e con i diversi attori sociali, culturali, educativi ed economici.
Il Comitato scientifico di Parma 2020
La nomina
Il 16 febbraio 2018 a Roma la giuria nominata dal Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo ha eletto Parma Capitale Italiana della Cultura per il 2020, scegliendola tra le dieci città finaliste con la seguente motivazione:
“I punti di forza del programma presentato, La cultura batte tempo, sono in particolare la capacità di attivare e coordinare un sistema estremamente complesso di soggetti, allargato su base territoriale estesa. Il progetto, infatti, enfatizza un forte, attivo, coinvolgimento dei privati e delle imprese del territorio, una stretta relazione con il mondo dell'università e della ricerca, con il mondo della cultura e del welfare. Ma anche la presenza di un rapporto consapevole tra rivitalizzazione urbana, integrazione sociale e produzioni culturali con riferimento esplicito all'attivazione di distretti; un sistema di offerta culturale di ottimo livello realizzato con una esplicita attenzione ai giovani, all'integrazione tra discipline artistiche, con particolare riferimento alla tradizione musicale; e una forte capacità di infrastrutturazione culturale e di gestione dei sistemi di accoglienza e gestione della attrattività in vista della sostenibilità complessiva”.
Il dossier di candidatura
Il dossier è stato curato dal Comune di Parma e Promo PA Fondazione.
Coordinamento e redazione: Michele Guerra e Francesca Velani
Hanno collaborato alla redazione del Dossier di Candidatura:
Michele Alinovi, Roberto Abbati, Tiziana Benassi, Fiorenza Bernardi, Cesare Bertozzi, Lara Berzieri, Danila Bigi, Ginetta Bolognesi, Marco Bosi, Francesca Brugnoli, Manuela Calderini, Cristina Calidoni, Cristiano Casa, Michele Corsello, Patrizia Ferrari, Marco Ferretti, Annalisa Fiorani, Irene Fossa, Matteo Gerber, Caterina Ghillani, Annalisa Giachi, Anna Mezzadri, Roberto Montali, Emanuela Montanini, Michela Musile Tanzi, Dario Naddeo, Cristina Nizzoli, Nicoletta Paci, Irene Panzani, Marina Pedrelli, Marco Pegazzano, Bianca Pelizza, Mascia Pelosi, Maria Alberta Piazza, Sara Pinelli, Flora Raffa, Silvana Randazzo, Gabriele Righi, Laura Rossi, Vanni Sacchetti, Ines Seletti, Orietta Spadaccini, Francesca Spagnolo, Benedetta Squarcia, Luisa Tortorelli, Ilaria Ughi, Mariella Zanni.
Hanno collaborato alla realizzazione del progetto di Capitale della Cultura:
Provincia di Parma
Regione Emilia-Romagna
Camera di Commercio di Parma
Università di Parma
Complesso Monumentale della Pilotta
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza
Prefettura di Parma
Diocesi di Parma
Fondazione Cassa di Risparmio di Parma
Fondazione MonteParma
Fondazione Città Creativa UNESCO
Unione Parmense degli Industriali
“Parma, io ci sto!”
Ente Fiere di Parma
Consulta dei Popoli
CSV Emilia-Forum Solidarietà
EFSA – European Food Safety Agency
Fondazione Collegio Europeo di Parma
Scuola per l’Europa di Parma