Un piccolo museo a cielo aperto

Per ritirarsi dal caos e dalla frenesia della città innumerevoli sono i luoghi, davvero per tutti i gusti. Parma e la sua provincia ne offrono tantissimi, dalla pianura alla collina, fino alla montagna e noi oggi abbiamo scelto di ritirarci proprio qui, in Appennino, per scoprire un po’ di natura ma anche un po’ di arte. Quindi, amanti dell’arte e dei paesaggi e della quiete, venite con noi!

Vi consigliamo di partire di mattina, abbastanza presto per avere il tempo di ammirare con calma tutte le bellezze del percorso, godervi il paesaggio e arrivare nel luogo che vogliamo raccontarvi…un luogo molto caratteristico che non tutti conoscono.

La nostra bussola ci indica Corniglio e siamo fortunati perché ad un certo punto, proprio di fronte a noi, vediamo stagliarsi all’orizzonte e dominare le dolci colline circondate da vigneti uno dei nostri castelli più belli e famosi: il Castello di Torrechiara, che vide fiorire la favola d’amore tra Pier Maria Rossi e l’amata Bianca Pellegrini e noto anche come set del celebre film Ladyhawke.

Una sosta qui è d’obbligo.

Risalendo verso Corniglio, non distanti dalla nostra meta, la nostra attenzione si posa sul ponte romano, risalente forse al V° o VI° d.C. e costituito da tre arcate a schiena d’asino, realizzate in pietra di fiume.

Proseguendo, giungiamo quindi nel nostro luogo magico, unico nella nostra provincia, un piccolo paese nei pressi di uno dei parchi più belli e affascinanti del territorio parmense il Parco dei cento Laghi: siamo a Sesta Inferiore, un grazioso borgo nel Comune di Corniglio le cui abitazioni sono diventate vere e proprie tele d’artista. Se passeggiando tra le viuzze vi sentirete osservati, è perché sarete circondati da affreschi rappresentanti scene di vita quotidiana e ritratti: sono gli affreschi di Walter Madoi, che dipinse qui negli anni ’60 del Novecento. Nel piccolo borgo, in cui il pittore-scultore visse e operò per tanti anni, lungo vie e stradine si snoda un percorso che tocca tutti gli affreschi da lui realizzati sui muri esterni dei fabbricati, con descrizioni e approfondimenti e la narrazione delle vicende biografiche dell’artista e del rapporto con il paese e gli abitanti. Un vero e proprio “museo a cielo aperto” che vi lascerà meravigliati e sorpresi.

Lungo il percorso, il luogo forse più suggestivo è la Chiesa parrocchiale di San Rocco, dove il pittore affrescò a tutta parete la sua commovente Crocifissione.

Sembra un luogo senza tempo, immerso tra i monti dell’Appennino,e vale la pena andare a conoscerlo per il piacere di immergersi in una natura immensa e magnifica e perchè può essere il punto di partenza di tante altre avventure, per grandi e piccini.

Qui vi aspettano meravigliosi scorci tra faggi e conifere, verso laghi e alte vette e, non lontano i numerosi sentieri che partono dai Rifugi Lagdei e Rifugio Lagoni.

Oggi, con il tempo che rimane a disposizione a nostra disposizione, se avete portato con voi gli scarponi, vi proponiamo di prendere la via diretta al Lago Santo parmense, splendido lago glaciale che affascina in tutte le stagioni, per poi fare una sosta golosa nel tragitto del ritorno.

Sul sito di Parma City of Gastronomy potrete scegliere una trattoria o un agriturismo, così da fermarvi ancora un po’ da queste parti, degustando le nostre specialità della montagna.

Cosa dite, vi abbiamo o no incuriositi?

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